Uno studio del Pew Research Center, celebre think tank di Washington ha rilevato come si comportano gli adolescenti sui social network.Lo studio riguardava la privacy e la gestione dei propri profili da parte dei teenager (il campione è di 802 famiglie con ragazzi dai 12 ai 17 anni, escludendo i maggiorenni).
Su Facebook il 60% degli adolescenti mantengono il proprio profilo privato e si sentono padroni delle impostazioni riguardanti la privacy, mentre il 14% lo lasciano interamente pubblico.
Uno dei dati rilevati dallo studio riguarderebbe il numero di cellulare.Chi ha meno di 150 amici lo condivide nell’8% dei casi, chi ne ha oltre 600 lo fa nel 32% dei casi. Più aumentano i contatti, più aumentano le informazioni condivise, di ogni tipo. Dalla foto, al video, al proprio indirizzo. Attraverso FourSquare e altre applicazioni, anche la propria posizione in tempo reale.
Lo studio ha evidenziato anche altri risultati tra cui la schiera di amici.Compagni di scuola, al 98%. E membri della famiglia allargata (cugini, zii, eccetera) al 91%. Altri amici di scuole diverse (89%), genitori o fratelli (70 e 76%), le celebrità e gli allenatori e/o insegnanti (30%). Ma spunta anche una voce inquietante: altri contatti mai visti di persona (33%). Che possono essere coetanei o meno.
Dallo studio emerge anche un forte incremento di giovani iscritti a Twitter. Se il 94% dei giovani utenti dei social media è su Facebook, nel 2011 il 12% aveva anche un profilo Twitter. Nel 2012 gli account sono più che raddoppiati: 26%. Tra le ragioni spiegate ai ricercatori c’è proprio l’eccessiva mania di condivisione su Facebook, dove si finisce sommersi da informazioni inutili come la foto del pranzo.