Due ragazze minorenni della Roma bene chiedevano l‘amicizia a loro coetanei sul social network convincendoli a farsi invitare a casa quando non c’erano i genitori. A quel punto la banda entrava in azione e ripuliva gli appartamenti.E dopo i colpi, la banda si vantava su Facebook e via sms delle “imprese”, si fotografavano e si filmavano mentre mostravano la refurtiva.
Dopo essere state ricevute nella casa delle inconsapevoli vittime, una di loro si nascondeva dopo aver finto di allontanarsi. Poi, con il pretesto di una passeggiata, la seconda ragazza usciva con il proprietario lasciando l’amica, che dava campo libero alla banda per razziare l’appartamento.