Play Store: L’app al primo posto è una bufala

Play Store: L’app al primo posto è una bufala

Tutti i possessori di dispositivi Android sanno che che sul Play Store di Google tra le tante cose è possibile consultare la classifica delle app più scaricate dove ultimamente è apparso un app che in pochissimo tempo ha scalato la classifica conquistando il primo posto.L’app di cui stiamo parlando si tratta di Virus Shield che da quando è apparsa il 28 marzo scorso ,al costo di $3,99, non ha fatto altro che conquistarsi il cuore di tanti utenti da ricevere tante recensioni positivi che gli hanno permesso di scalare la classifica in poco tempo.

 

Molti si chiederanno cosa ci sia di strano in questo.Il motivo che ha portato alla ribalta questa notizie è stato il fatto che questa app, che si spacciava per un potente antivirus, in realtà non faceva nulla tranne quello di far intascare al suo creatore 40 mila dollari.

Stando alla descrizione,confermato anche dalle numerose recensioni,l’app si presentava come un antivirus portentoso: pesa meno di un megabyte, non consuma enormi dosi di energia come i concorrenti ed è facilissima da usare. All’ apertura mostra un piccolo scudo che va toccato e il gioco è fatto, siamo protetti.In realtà non accadeva nulla.

Il bello della notizia sembra infatti che a scoprire questa truffa non sia stata Google ma bensì gli smanettoni di Android Police, che hanno scoperto che l’app non fa altro che cambiare dello scudo. Quando la apri ha una X rossa al centro, poi lo tocchi e viene un segno di spunta.Niente di più, non viene attiva nessuna protezione per il dispositivo.Sembra che a insospettire quelli di Android Police sia stato che non c’era nessun sito web di riferimento per lo sviluppatore ma solo una fantomatica mail, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. L’ App al momento è stata rimossa dal Play Store ma tutto ciò suscita perplessità su come ci si possa incappare facilmente in truffe online anche su siti del calibro di Google. Infatti c’è da sottolineare che questa operazione ha fatto guadagnare all’ideatore bene 40.000 dollari e che se non fosse stato scoperto dal team di Android Police ne avrebbe guadagnati sicuramente molti di più

Articoli Correlati