Edward Snowden ,salito alla ribalta per il Datagate che ha visto coinvolti NSA e Il governo Americano,costretto all’esilio per aver svelato il sistema di spionaggio statunitense ha trovato un valido alleato in patria.Infatti il New York Times ha richiesto sulle sue pagine ”un atto di clemenza o una qualche forma di patteggiamento” perché alla fine Snowden “ha reso al suo paese un grande servizio”.
L’editoriale continua:”Avrà anche commesso un reato, ma grazie al suo atto di coraggio tutti adesso conoscono il programma di spionaggio“, sostiene il prestigioso quotidiano degli Stati Uniti. “Considerando l’enorme valore delle informazioni che ha rivelato e gli abusi che ha messo in evidenza Snowden merita qualcosa di meglio che passare la vita in esilio oppure in carcere. È tempo che gli venga offerto un accordo che gli permetta di tornare a casa con una pena sostanzialmente ridotta e che gli sia consentito di proseguire la sua battaglia in difesa della privacy e per un cambiamento radicale di un sistema ormai fuori controllo”.
Lo schieramento del quotidiano newyorchese è arrivato dopo sette mese dall’inizio dello scandalo dove il governo non ancora trovato una soluzione adeguata.La stessa azione della NSA è stata dichiarata da un tribunale come incostituzionale e da un altro come “legittima e utile”.Tutto ciò ha portato l’amministrazione Obama a lavorare ad un riforma che porti chiarezza sull’ accaduto. Anche se rimane irimovibile su Snowden da cui pretende il rientro in patria per affrontare il processo per i reati commessi.
Il giornale conclude l’annuncio ricordando che il capo dell’Intelligence Eric Clapper aveva assicurato che non esisteva alcun “programma di spionaggio di massa”. E bacchetta pura Obama che sostiene che Snowden avrebbe dovuto denunciare ogni abuso ai suoi superiori. Cosa che effettivamente è stata fatta senza ottenere esito.